2013_12_Campana del Villaggio(2)
La stupenda esperienza della Missione diocesana ha compiuto
20 anni ed esattamente nei giorni di questa ricorrenza (11/11/1993)
insieme al Vescovo, al vicario, al responsabile di Missio, anche
don Giuseppe ed io siamo stati presenti in Missione per esprimere
la volontà della diocesi di continuare questo rapporto.
Soprattutto per me non è stato facile rientrare per la prima volta,
dopo un anno e mezzo, nella realtà dove ho speso 9 anni
e mezzo della mia vita, dove ho costruito rapporti, dove ho lottato,
seminato, amato, condiviso dove mi sono sforzato di entrare
in una mentalità apparentemente vicina, ma per tanti aspetti così
lontana, dove nel cuore di molti i segni di un passato anche recente
non sono stati ancora cancellati: l’esperienza della dittatura,
la sofferenza della chiusura e del sospetto, la fatica della sincerità
e della libertà, gli aspetti pesanti dell’ingiustizia, della povertà, della
corruzione, della illegalità sfacciata.
In questo anno e mezzo ho cercato di mantenere i rapporti in
modi diversi: con la preghiera, il dialogo (anche con Facebook!)
con l’accoglienza anche di qui e qualcuno abita in Italia).
Quello che uno ha visto e toccato non può toglierlo dalla sua vita, ma sicuramente
l’essere presenti è un’altra cosa: “l’esserci”, il condividere ogni giorno
cambia la vita, quando c’è un legame di fede e di amore, un portare l’uno il
peso dell’altro, veramente lo spazio e il tempo diventano “piccoli” e spariscono
perché volti, sofferenze, lotte e vittorie le porti dentro di te.
Nella mia visita ho respirato anche le cose belle che mi hanno accompagnato
negli anni della missione: la vivacità dei bambini liberi sulle strade, il valore
delle piccole cose, i volti scavati dal dolore, la forza di affrontare con semplicità
i sacrifici più grandi, la curiosità e la voglia di mettersi in gioco, la volontà di
arrivare primi, il rispetto per gli anziani, l’accoglienza ai nuovi arrivati, la musica
popolare che raccoglie dai più piccoli ai più anziani… ho incontrato anche gli altri
missionari che lavorano con noi nell’Amministrazione Apostolica del Sud-Albania… quanto affetto,
quanta comunione, ma anche quanta fatica! Alcuni missionari non ci sono più
e la presenza della Chiesa in questo momento è più povera … nella nostra missione
no!
Grazie alla Piccola Famiglia di Montetauro il nostro impegno continua, continua
il cammino di fede di ragazzi e adulti nel catecumenato, anche diversi
adulti hanno già ricevuto il battesimo. Continuano anche i nostri
progetti nei campi più difficili: per il sostegno delle famiglie (tramite l’adozione),
per il sostegno all’handicap e alla sanità, per il Centro Educativo di Kuçova (doposcuola,
attività educative, scout) a cui abbiamo consegnato 800€ raccolti in Quaresima.
Dopo 20 anni questo sicuramente è un momento fondamentale per la verifica di
quello che è stato seminato, della stabilità e profondità del lavoro svolto, per
consolidare gli aspetti più importanti e delicati della comunità cristiana.
Ora più che mai hanno bisogno di noi, della nostrapresenza a tutti i livelli:
preghiera, gemellaggi, aiuto concreto, ma soprattutto la gioia del non sentirsi
abbandonati, come ho riscontrato nei loro occhi nei pochi giorni in cui abbiamo
vissuto insieme, quando hanno capito che per noi l’Albania non è solo una
piccola parentesi della nostra vita.

don Giovanni