barbablu'_comunitàComunità e senso di comunità
Caro don, trovare argomenti non è facile perché bisogna sempre essere attenti a non cadere nel banale. Allora, questa volta, mi sono dovuto impegnare di più e andare a scovare un argomento un po’ difficile ma abbastanza dibattuto: comunità e senso di comunità. E’ un oggetto del discutere che molto spesso troviamo nelle parole di papa Francesco ed anche nelle tue omelie. Comunità cristiana, comunità ecclesiale, comunità parrocchiale, comunità di villaggio, comunità politica ed altro ancora.

A mio avviso se alla parola comunità abbiniamo parrocchiale il senso non può essere diverso ad esempio da comunità politica oppure comunità di villaggio, semmai la differenza sta solo negli obiettivi che ogni comunità si dà.
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La storia della comunità, testimonia la capacità della comunità di affrontare situazioni critiche ed è costellata di eventi, che tanto sono condivisi, (ad esempio attraverso celebrazioni) tanto più diventano significativi per la collettività stessa. Tutto questo discorso per fare una domanda: ma la nostra comunità parrocchiale si riconosce in tutto questo? Come può la comunità parrocchiale accrescere questo tipo di adesione? Come può la comunità parrocchiale far percepire ai propri membri questo senso di comunità?
Barbablù

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Carissimo Barbablù,
io non sono sociologo o filosofo, ma prete e mi piace pensare alla comunità come l’ ha pensata e voluta Gesù: comunità raccolta attorno alla mensa Eucaristica, convocata dal Signore in un determinato territorio e in uno spazio e un tempo preciso; famiglia di Dio come una fraternità animata dallo Spirito, unita nella diversità, armonica nella varietà; comunità di fedeli fraterna, aperta e accogliente … non chiusa in sé stessa, perché Gesù ci convoca per stare con Lui e per mandarci… dice il Papa “per uscire fino alle periferie del mondo”.

Propongo tre immagini stupende di questa comunità fondata da Gesù.

Fontana del villaggio (Giovanni XXIII) alla quale tutti ricorrono per la loro sete, punto di riferimento, ristoro, ritrovo che vive e opera profondamente inserita nella società umana e intimamente solidale con le sue aspirazioni e i suoi drammi, casa aperta a tutti e ala servizio di tutti.

Popolo di Dio in cammino (Vat. II). Ci richiama l’identità, il punto di riferimento che è Gesù Cristo, capo e primogenito, la dignità e la libertà dei Figli di Dio nei quali dimora lo Spirito di Dio, che ha per legge il precetto di amare come Cristo ci ha amati e come fine e meta il Regno di Dio che Gesù ha iniziato e che si realizzerà pienamente nel Cielo. Popolo Messianico che costituisce per tutta l’umanità un germe di unità di speranza e di salvezza.

Chiesa, ospedale da Campo (Papa Francesco) Comunità, spazio e luogo dove curare le ferite, tante ferite … comunità vicina alla gente, segno della misericordia di Dio, dove misericordia vuol dire prima di tutto curare le ferite consolare, ricostruire, educare, insegnare, correggere, perdonare. Comunità chiamata a realizzare la lotta di Gesù contro il male, la sofferenza perché ogni persona possa rinascere e rifiorire realizzando la propria vocazione.

Queste tre immagini possono essere punti di riferimento per la nostra comunità.