Come tutti gli anni si ripropone la fatidica festa di Halloween. Quest’anno insieme ad alcune mamme e alla richiesta di alcuni ragazzi di prima media abbiamo cercato di creare un’alternativa valida da proporre ai ragazzi della catechesi e ad altri amici o conoscenti che avessero voglia di festeggiare la Vigilia dei Santi e non Halloween.
Ci siamo inventati un pigiama party da tenersi nell’ Oratorio della Parrocchia di Bellariva intitolato ai santi Francesco e Chiara. Ci siamo ritrovati, sia adulti che ragazzi, rigorosamente in pigiama, cuscino, sacco a pelo, materassini e tanta voglia di divertirci. I ragazzi insieme ad alcuni catechisti e ad alcune mamme e papà hanno mangiato insieme, fatto “una guerra dei cuscini” strepitosa e poi hanno visto un film. Dopo sono andati ognuno nel loro lettino e da lì hanno iniziato a parlare e a raccontarsi tante cose che a volte nell’ora di catechismo o a scuola o in altri luoghi non è facile comunicare. È stato un momento molto importante di convivenza, che li ha uniti come una famiglia, alcuni di loro sono venuti a dirci che è stata una serata importante perché sono riusciti a confrontarsi su cose personali e importanti, che non sarebbe stato facile poter dire in nessun altra occasione. Questa esperienza è stata entusiasmante per la gioia di aver potuto condividere una serata e a notte insieme sotto il segno di Gesù, il migliore amico che ciascuno quando lo sperimenta poi lo porta in ogni luogo tutti i giorni. Il migliore amico che unisce i ragazzi nelle fatiche, nelle gioie, nella scuola,in famiglia, nel catechismo e che ha permesso che questa festa si vivesse con l’ entusiasmo della gioia della sua presenza. I ragazzi hanno avuto la possibilità di essere testimoni davanti ai compagni di aver vissuto una giornata gioiosa festeggiando i Santi, diversa da tutti gli altri giorni. Sono stati veramente coraggiosi, dei veri araldi del Signore. La cosa importante è vedere che l’amicizia nata durante i momenti della catechesi, poi porti luce tutti i giorni sia nell’aula di scuola, in autobus, e aumenti tra di loro fino al punto di decidere insieme di andare controcorrente e voler trascorrere ogni istante insieme. La mattina poi nonostante fossero stravolti, ma nel contempo molto felici, sono giunti e hanno prestato servizio durante la messa come ancelle e i chierichetti. Direi che stare con Gesù è proprio bello! Un grazie particolare va alle catechiste e ai catechisti, alle mamme e ai papà di questi ragazzi che ci hanno creduto e che continuano a crederci ogni giorno, permettendo ai loro figli di coltivare questa grande amicizia. Un grandissimo grazie ai nostri frati che camminano giorno per giorno con noi con perseveranza e tanto amore.

La Famiglia dell’Oratorio

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