Presentazione della Lettera Pastorale 2013 del Vescovo Francesco

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Il Vescovo Francesco ha donato recentemente alla nostra comunità diocesana la nuova Lettera Pastorale. Ogni volta che ciò accade i motivi di riflessione, di ispirazione e di discernimento che ne derivano sono veramente tanti. In particolare il tema di questo anno è la Parola di Dio nella Liturgia e nella vita della Chiesa. è da tempo che serve un approfondimento sulla Parola di Dio, del rapporto che, come fedeli e come comunità, abbiamo con essa. Serve capire il livello di conoscenza della Parola e di come questa viene vissuta nella Liturgia e nella vita di ognuno di noi. A queste e ad altre domande il nostro Vescovo ha datato delle risposte molto interessanti. La lettera si articola in cinque capitoli:
1. Siamo una comunità in ascolto della Parola?
2. Specchiamoci nella storia di Israele e di Gesù.
3. La Parola celebrata nella liturgia eucaristica.
4. La Parola creduta nella fede della Chiesa.
5. La Parola “fatta carne” nella nostra vita.
Proviamo ad approfondire qui due punti, il primo e l’ultimo, e vi rimandiamo al nostro sito www.parrocchiamiramare.org dove troverete l’articolo completo.
Siamo una comunità in ascolto della Parola? La domanda primaria è “in che considerazione teniamo la Parola di Dio?”, la risposta a tale domanda è certamente complessa, alcuni indicatori statistici parlano di una comunità riminese che ha dei segni moderatamente positivi, tuttavia vi sono ancora alcuni timori nel avvicinarsi alla Parola. Il primo è il timore che una formazione prevalentemente biblica resti frammentaria, incompleta e persino imprecisa. Per tale ragione purtroppo si scelgono percorsi più sistematici, più comodi che però perdono di vista la Parola, mentre sarebbe più opportuno seguire percorsi formativi dove la Scrittura rimane l’anima della catechesi alla luce della tradizione e della riflessione cristiana. La seconda preoccupazione è di chi teme che un marcato riferimento alla Scrittura finisca per relegare in secondo piano l’autorità della Tradizione e del Magistero, assoggetti quindi la Scrittura a privata spiegazione. La Parola di Dio è però parola viva, non la Scrittura, in quanto tale, è per noi Parola di Dio, ma la Scrittura in quanto capace di ridiventare parola viva e attiva, annunciata e ascoltata, vivace e vissuta. La terza preoccupazione è che non è forse nell’esperienza concreta e vitale della Chiesa che si incontra Cristo, e non per prima cosa nella Scrittura? Dio ha fatto dono alla sua Chiesa delle Scritture e della successione apostolica. Né la sola Scrittura, dunque, né il solo Magistero, ma l’una e l’altro in una vivente, inscindibile unità, ricordando che la Chiesa è sotto la Parola di Dio e a suo servizio, per interpretarla, non per sostituirla.
La Parola “fatta carne” nella nostra vita. C’è una operazione preliminare da non trascurare, per poter accogliere con docilità la parola di Dio, è necessario purificare il cuore. Questo perché vi sono due rischi da evitare, il primo è quello di studiare la Sacra Scrittura dal punto di vista puramente tecnico, pretendendo di spiegare tutto con l’analisi del testo. E’ è come pretendere di scoprire cos’è l’Eucaristia, basandosi su un’analisi chimica dell’ostia consacrata! L’altro rischio è quello del fondamentalismo, cioè prendere tutto alla lettera, senza alcuna meditazione sul significato reale. Entrambi questi rischi hanno una cosa in comune, trascurano lo Spirito. Occorre invece dare un giusto peso sia ad una lettura razionale (non razionalista!) della Scrittura sia ad una lettura credente (non fideista!). La Parola deve quindi essere meditata: cosa significa per me quella Parola?, deve essere pregata: chiedo aiuto nella comprensione a Dio Padre, deve essere predicata: grande attenzione all’omelia da parte dei sacerdoti, deve essere testimoniata: nella famiglia, nella scuola, nella cultura e nel do lore. Per concludere gli spunti sono innumerevoli e un proficuo lavoro per la nostra comunità può nascere da una attenta comprensione della Lettera Pastorale che vi invito a leggere per intero. Lo strumento che permetterà alla nostra comunità di crescere e approfondire la Parola saranno i Cenacoli del Vangelo (luoghi di vita e meditazione della Parola) sui quali torneremo a parlare prossimamente e che vogliamo far nascere a breve. Preghiamo il Signore che ci aiuti in questo percorso.
Giuseppe Zema