“Ecco la Vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele,
che significa “Dio-con-noi” (MT 1, 23)

editoriale_accoglienzaPrima del Cristo l’umanità era rivolta al Signore in una ricerca incessante di comunione con un Dio che la religione presentava lontano, esigente … “se tu squarciassi i cieli e scendessi “ (Is 63).
Con Gesù tutto cambia: la ricerca di dio è terminata, il Signore non è più da cercare ma da accogliere.
Con Gesù gli uomini non vivono più solo per Dio, ma di Dio, un padre che chiede di essere accolto per fondersi con loro e dilatarne la capacità di amore rendendo la nostra vita luogo della sua presenza e così, attraverso di noi, irradiare il suo amore ad ogni creatura.
L’accoglienza diventa allora il nostro atteggiamento verso Dio, ma anche verso tutte le persone.
Accogliamo perché ci sentiamo amati, scelti, benedetti dal Padre che, nel suo Figlio Gesù, si fa mendicante di amore per comunicarci se stesso.
Accogliamo perché Dio si fida di noi e attraverso noi vuole continuare il dono della sua incarnazione, della sua presenza di amore vicina ad ogni uomo.
La gente ha bisogno che noi testimoniamo la misericordia, la tenerezza del signore che scalda il cuore, che risveglia la speranza, che attira verso il bene. Gli uomini e le donne del nostro tempo aspettano parole di consolazione, di prossimità, di perdono, di gioia vera: siamo chiamati a portare e a tutti l’abbraccio di Dio che si china con tenerezza di madre verso di noi.
«Siamo chiamati ad umanizzare le nostre comunità, creare relazioni di fraternità, favorire la comunione degli spiriti e del cuore […]per fare questo dobbiamo uscire da noi stessi, avere il coraggio di andare controcorrente a questa cultura efficientista e dello scarto […]. L’accoglienza di tutti, la solidarietà e la fraternità sono elementi che rendono la nostra società, veramente umana. Essere servitori della comunione e della cultura dell’incontro, vivere la sfida di scoprire e trasmettere la mistica del vivere insieme, di mescolarci, incontrarci, prenderci in braccio, appoggiarci» (dall’Evangeli Gaudium – Papa Francesco)
Il Papa ci spinge ad incontrare le storie degli uomini e delle donne attraverso la vicinanza e l’incontro, le due modalità attraverso cui Dio stesso si è rivelato a noi nel mistero dell’incarnazione che contempliamo nel Natale.
Auguri di buon Natale a tutti voi!

don Giovanni