di Educatrici ACR
“Oggi viene un ospite a trovarci ragazzi, una persona che ci porterà la sua testimonianza…”
I ragazzi di ACG impegnati come educatori dei piccoli acierrini hanno insieme a loro intrapreso un cammino di conoscenza e solidarietà con i bambini di Casa Don Italo in Moldavia.
“Chi viene? Un nonno?” Chiedono divertiti i ragazzi. “Eh si!! … ma un nonno molto speciale, un super nonno!”
Incredibile come 40 ragazzini durante l’incontro siano stati capaci di ascoltare con un’attenzione inusuale le parole di Oreste Livi, che ha presentato il progetto della Casa di accoglienza per bambini di strada, sottolineando la percezione iniziale dell’esperienza, lo sviluppo e cosa ha donato di buono alla sua vita.
Oreste ha portato tanto materiale fotografico ed i ragazzi scrutavano quelle immagini come a ricercare qualcosa di conosciuto per potersi identificare. L’emozione è stata tanta sia per lui che per loro. Hanno visto con i loro occhi la differenza con i loro coetanei moldavi: il superfluo – a cui si fa spesso fatica a rinunciare – contro l’essenziale, una famiglia, una casa, il riscaldamento, il cibo ed il bisogno più insostituibile per l’essere umano, il bisogno di “essere amato”.
E ad un certo punto la domanda: “ma noi cosa possiamo fare?” E’ stato bello sentirlo chiedere da loro perché dietro al quesito è emerso il coinvolgimento dei ragazzi presenti ed in questo periodo dell’anno in cui le Letture ci richiamano all’attesa della chiamata, c’è la volontà di essere protagonisti a fianco del “fratellino” meno fortunato.
Insieme ai ragazzi ci siamo presi l’impegno di avvicinarci ai bambini moldavi instaurando un rapporto epistolare per dimostrare la nostra vicinanza, ed un aiuto più concreto con la raccolta di vestiario pesante e materiale scolastico.
Oreste, utilizzando una similitudine con il mondo della cucina, che per noi dell’ACR è il tema dell’anno, ha concluso paragonando l’esperienza della Casa Don Italo, alla ricchezza di un pasto completo, ed i ragazzi hanno mostrato la voglia di sedersi alla tavola ed assaporare con entusiasmo la gioia unica che nasce dal servizio. Grazie Oreste!

IMG_9443