passeggiate per il decoroSe ne parlava da tanto ma mai nessuno, tranne facendo singole e limitate azioni, aveva con volontà e forza cercato di dare una svolta al monotono tran-tran delle giornate di Miramare.
Il continuo trascinarsi di vita, l’abitudine e la consuetudine delle giornate, l’affacciarsi prima ed il consolidarsi poi della crisi economica avevano demoralizzato ed eclissato le aspettative di miglioramento della gente.
Ora, ed è innegabile, si respira aria nuova!
Le difficoltà nel vedere risolti i problemi del nostro territorio ci avevano reso quasi del tutto indolenti e anche le poche cose che potevamo fare ormai si ergevano ai nostri occhi come montagne difficilmente scalabili.
Ora la mobilitazione così “vistosa” delle persone del nostro territorio ci ha reso consapevoli che, unendo il piccolo sforzo di ognuno, si può creare una “forza d’urto” in grado di discutere, generare, organizzare, ottenere risultati che stanno rivitalizzando, se non trasformando, la vita a cui forse troppo remissivamente ci eravamo abituati.
Le attività formative organizzate dagli scout (incontri sul rapporto tra le generazioni, sul passaggio dei valori nella società di oggi; sull’importanza di internet e sul pericolo che questo mezzo comporta;), le attività sociali organizzate dalle varie associazioni (sul pericolo dell’infiltrazioni mafiose – Assoc. La Gerbera Gialla di Rimini; sull’abusivismo commerciale;), le attività comunitarie tipo il fuoco di San Giuseppe al parco Spina verde di Miramare o la mangiata dei “ragazzi del Ghetto” in parrocchia, le iniziative contro il degrado (La briscolata e la passeggiata contro la prostituzione) e di rivitalizzazione della nostra zona (Natale, Carnevale, Pasqua, 1° Maggio, ecc…), l’impegno civile e politico delle persone del nostro territorio (non dobbiamo dimenticare che a Miramare è nato il primo Ci.Vi.Vo. della città di Rimini), stando facendo riscoprire la bellezza dello stare insieme, la consapevolezza di appartenere ad una COMUNITA’.
Ma è “solo” questo il segreto della rinascita? E’ l’aver riscoperto di appartenere ad una comunità che ha smosso gli animi e ridato energia alla volontà di fare? Sicuramente il riaffiorare dell’esigenza di riappropriarsi dei luoghi, delle abitudini, delle cose, dei valori etico-morali appartenuti a chi dal 1905 ha abitato questo territorio, il nostro caro e vecchio “Terzo Miglio”, da più spinta a non accettare ed a combattere chi vuole di questo territorio farne una “terra di conquista”.

Roberto Mancini