di Manuela Vespa

PHOTO-2018-12-03-12-36-36 (2)Per il piccolo bimbo dello Zimbabwe l’attesa è finita e la gioia è grande. Dopo 6 anni è arrivata anche per lui la chiamata dall’ospedale di MUTOKO e l’assegnazione alla cardiochirurgia dell’ospedale di Modena dove il suo cuore ha finalmente cominciato una nuova vita. E’ la storia di Tyler, un bambino di nove anni da poco arrivato in Italia tramite il progetto Operazione Cuore, trovando ospitalità presso la famiglia di Rosina, una parrocchiana della nostra comunità. La sua presenza è stata un’occasione inaspettata che ha permesso a tutti noi di vivere concretamente un’esperienza di accoglienza verso Tyler e la sua giovane mamma arrivati in Italia con un carico di anta preoccupazione e molta speranza. Operazione Cuore è un progetto nato nel 1985 che permette ai bambini cardiopatici, provenienti dallo Zimbabwe, di essere operati in Italia e ricevere le cure necessarie per la guarigione. A Mutoko, presso l’Ospedale ‘Luisa Guidotti’, dove ha operato per tantissimi anni la missionaria riminese, dottoressa Marilena Pesaresi, vengono gestite lunghe liste di attesa di casi come quelli di Tyler. La Caritas diocesana riminese sostiene parte delle spese del progetto e si occupa della raccolta delle offerte, inoltre coordina le famiglie che ospitano i bambini in Italia e spesso ospita le mamme e i bambini nell’attesa di trovare una famiglia affidataria. Tra le famiglie affidatarie vi è quella di Rosina che, ormai da tanti anni, insieme a suo marito accoglie i piccoli malati in questo viaggio della speranza. Quella di Rosina è una vera e propria vocazione, vissuta con tanta cura e determinazione (e chi conosce Rosina sa che ne ha veramente da vendere..!). Nella sua casa sono passati 10 bambini cardiopatici, che guariti sono rientrati nel loro paese con nuovi progetti di vita. In un sentire comune dove il solo pensiero di avvicinarci alla sofferenza, al dolore e alla solitudine altrui ci immobilizza e ci tiene lontani da ogni fare, ci riempie di stupore scoprire che proprio “i nostri vicini di casa” sono capaci di percorrere un cammino di libertà e di consonanza al bene che dona grande calma, coraggio e capacità di attrazione. E quest’anno il sì di Rosina è stato così potente che ha sfondato la porta della nostra comunità proprio mentre si stava interrogando sulla propria identità, sul senso di questa definizione, sulle prospettive future. E forse è arrivata una prima risposta: come sempre un incontro… inaspettato, senza preavviso ed apparentemente casuale. E’ bastato raccontare la storia di Tyler alla fine della Messa domenicale di qualche settimana fa e l’ingranaggio comunitario si è messo in moto coinvolgendo sia i nostri bambini che gli adulti. I più piccoli hanno accolto Tyler nei gruppi di catechismo, ascoltato con commozione la sua storia e acceso immediatamente il loro spontaneo desiderio di amicizia e di solidarietà. Ne sono nati piccole e autentiche espressioni di affetto – disegni, poesie, pensieri, auguri di buona guarigione fino alla progettazione di una recita natalizia dedicata al nuovo amico. Non solo, ma l’intero calendario delle attività dell’Avvento è stato pensato per “sorridere al nuovo ospite” e farlo andare via con un Dono Speciale diviso a metà…una parte se ne andrà con lui, l’altra resterà con noi.
Ringraziamo il Signore che ha accompagnato Tyler in questo difficile viaggio di vita e ha risvegliato attraverso la sensibilità dei più piccoli il cuore di tutta la comunità!